girl in red dress playing a wooden blocks

Tutto quello che volevi sapere sul Kindergarten a Miami

Domani ricominciano le scuole e da 4 mesi ho voglia di raccontare l’ingresso di Picci nel sistema scolastico americano. Nel momento in cui sto per cliccare su “pubblica” lei sta avendo una mezza crisi di pianto perche’ non vuole tornare a scuola. Sta frequentando l’anno di mezzo del Kindergarten, a Miami, giusto limbo tra l’asilo, qui chiamato daycare/preschool, e la elementary school.

È un giusto limbo perché permette ai bambini che non hanno frequentato l’asilo di accedere all’obbligo scolastico mettendosi in paro con tutti quelli che per n anni – la mia praticamente dalla nascita – hanno avuto a che fare con maestre, compagni, regole, cibo condiviso, orari, compiti. Perché qui molte scuole danno i compiti già all’asilo (una pagina da colorare magari, ma pur sempre un compito da consegnare al venerdì).

Il limbo del kindergarten è estremamente utile anche ai genitori, anche a quelli che, come la sottoscritta, sono sempre stati sul pezzo ma all’inizio del kindergarten si sono ritrovati un po’ persi.

Kindergarten a Miami

kindergarten Miami

Dopo aver scelto la scuola e atteso l’open day, durante il quale si inizia a familiarizzare con la nuova struttura, le aule, il personale e i futuri compagni, abbiamo ricevuto un plico con le regole della scuola. In pratica si viene immediatamente a conoscenza di cosa si puo’ e cosa non si puo’ fare, abbigliamento compreso. Parlando con amiche ho capito che piu’ o meno in tutte le scuole ci sono le stesse regole.

L’uniforme del kindergarten a Miami

Qui a Miami non si portano grembiuli ma uniformi, e al di la’ del colore e del logo ad esempio viene chiesto che la misura non sia troppo grande o troppo stretta, che non si rigirino i pantaloni sulla pancia se troppo lunghi, che non ci siano buchi o che i pantaloncini siano troppo corti. Le gonnelline devono avere gli shorts sotto, un modello che si chiama scooter e che credetemi e’ super comodo (esiste anche da donna).

kindergarten Miami

I capelli dei maschietti non devono essere lunghi, se a spazzola non devono essere piu’ alti di un tot, le femmine non possono indossare orecchini vistosi ne’ altra bigiotteria – salvo che al primo giorno di scuola ho visto una bambina delle medie con degli enormi orecchini pendenti con le frange.

Le regole sono tante e queste ovviamente valgono solo per la nostra scuola. Non ovunque il kindergarten e’ cosi’ rigido. Personalmente queste restrizioni non mi disturbano, alla fine e’ come quando educhi i tuoi figli, metti i paletti e loro sanno come muoversi all’interno. Proveranno (loro, o i genitori) ad infrangerle. A volte va bene, a volte no.

La frequenza scolastica al kindergarten

Una caratteristica della scuola americana sono le assenze, su quelle davvero non si transige. Qui non sono ammessi giorni di vacanza al di fuori di quelli previsti, e cioe’ le vacanze gia’ in calendario per Thanksgiving, Natale, o Spring Break. Se si fanno giorni di vacanza non autorizzati, gia’ al terzo giorno arriva la telefonata della Contea che ti dice che l’istruzione e’ importante e che il rientro a scuola deve essere giustificato.

I genitori vengono informati all’inizio dell’anno che i bambini potranno fare un massimo di 10 giorni di assenza da scuola, ma nei fatti dopo 5 giorni si e’ messi un po’ sulla lista nera. Gli americani che amano tanto le statistiche sanno ad esempio che c’e’ una relazione diretta tra il successo scolastico e la frequenza scolastica. Dopo 10 giorni di assenze ai genitori puo’ essere revocata la patente, nei casi piu’ estremi si e’ segnalati ai servizi sociali. Certamente parliamo di assenze ingiustificate, tipo le vacanze fuori dai periodi prestabiliti (winter e spring break).

Similmente, se i bambini hanno un comportamento che disturba i compagni o la maestra, arrivano le notifiche dalle insegnanti: una nota per una violazioni delle regole (si, uniforme non adeguata compresa), richiesta di colloquio con i genitori, colloquio con la preside.

Kindergarten Miami, Halloween's Truck or Treat
Halloween! Leggi anche: Trunk or Treat

L’utilizzo del rinforzo positivo

Il sistema scolastico pero’, dal kindergarten fino all’universita’, si basa sul rinforzo positivo. Se infatti il sistema delle note e’ qualcosa che conosciamo fin dalla nostra frequentazione della scuola in Italia, qui si utilizza un sistema differente che premia i comportamenti positivi e proattivi.

Ad esempio in classe di mia figlia, la maestra ha creato una tabella con i colori, e ogni giorno ai bambini viene attribuito un colore a seconda di come si comportano. Solo il sesto colore ha come conseguenza il colloquio con i genitori e deve essere qualcosa di davvero importante (noi siamo a due heh). Gli altri sono solo un feedback per i bambini, che imparano a rendersi conto delle conseguenze delle loro azioni.

Inoltre ci sono i premi, all’inizio dell’anno magari caramelle, poi lo studente del mese, con attestato. A volte si premia il coraggio, altre la cooperazione, cose cosi’. Lo stesso principio e’ alla base degli attestati per honor roll (voti alti), Principal’s honor roll (tutte A, e’ la lista del preside), perfect attendance (mai un’assenza durante il quadrimestre).

Pumpkin decoration contest

Ma niente di tutto questo mi ha colpito come invece il fatto che i bambini crescano velocemente una volta immersi in questo sistema scolastico.

L’inserimento scolastico al kindergarten di Miami

Al primo giorno di scuola noi genitori siamo entrati con i bambini, abbiamo portato il materiale scolastico che verra’ messo a disposizione della classe, e aspettato che i bambini si ambientassero un pochino. Stessa cosa al secondo giorno. Al terzo giorno i bambini sono entrati da soli: i genitori fanno la fila con la macchina fuori il cancello, dove il personale scolastico e altri bambini volontari (in eta’ di scuola elementare) aiutano ad aprire gli sportelli e a far scendere i bambini con gli zaini e le borse pranzo. Quindi l’inserimento scolastico finisce in due giorni, sia che il bambino abbia frequentato l’asilo, sia che no. Ci tengo a sottolineare che l’inserimento scolastico italiano che dura all’infinito qui non esiste nemmeno all’asilo.

Ecco, quel giorno li’ ho visto mia figlia, emozionatissima, scendere dalla macchina senza nemmeno salutarmi. Due giorni dopo era gia’ padrona della situazione riconoscendo persone, luoghi e situazioni. L’ingresso a scuola e’ alle 8.30, ma gia’ dalle 8 posso lasciarla nel cortile dove si riuniscono insieme tutti i bambini e passano qualche minuto insieme socializzando e giocando.

Gli orari del Kindergarten a Miami

La classe del Kindergarten pranza alle 10.30 del mattino, un orario non umano (il prossimo anno torneremo ad orari piu’ normali… 11.30 del mattino, poi 12.00 in seconda elementare). Nella cafeteria della nostra scuola ci sono bambini di tutte le eta’, dal kindergarten alla quinta elementare. Ci sono bambini che, come si vede nei film, girano con il vassoio, prendono da mangiare e pagano alla cassa con una card prepagata dai genitori. Gia’ per i bambini cosi’ piccoli c’e’ la possibilita’ di comprare il cibo da soli. Nella nostra scuola ai bambini viene assegnato un pin che devono memorizzare e riferire alla addetta, che carichera’ il conto sul portale dei genitori. Noi la cafeteria l’abbiamo cassata dopo aver visto il menu a base di pizza, chicken nuggets, e carne 4 volte a settimana.

Il doposcuola al Kindergarten

Anche il pre-care, l’after-care e le attivita’ sportive si pagano online. Per darvi un’idea dei costi, la scuola e’ gratis, mentre il dopo scuola costa145$ al mese. Chi ha bisogno di pre-care, cioe’ di entrare in anticipo rispetto all’orario di inizio delle lezioni (cioe’ tra le 7.30 e le 8) paga 70 al mese, e la stessa cifra ci e’ richiesta per il corso sportivo, due volte a settimana, per 4 mesi.

L’aftercare e’ fino alle 6 del pomeriggio, e i bambini fanno i compiti, giocano liberamente, o guardano film. laPicci e’ iscritta a hip hop e a cheerleading. Ci sono anche tennis, baseball, basket, calcio, danza e karate. E’ comodo per chi come me lavora, perche’ non bisogna portare i bambini in una struttura diversa.

I bambini del kindergarten che non hanno il doposcuola escono alle 2 e vengono prelevati dal pulmino scolastico, oppure aspettano i genitori insieme alla maestra al cancello interno: il genitore passa con la macchina, la maestra legge sul cruscotto il nome del bambino (e dopo un po’ riconosce il genitore) e lo lascia salire in macchina. Solo le persone registrate presso la direzione possono recuperare i bambini.

Nella nostra scuola c’e’ un sistema elettronico di dismissal: quando arrivo scannerizzo il codice a barre sul retro della patente e firmo per il recupero. Ai due colloqui con la maestra ho ugualmente scannerizzato il documento e mi hanno rilasciato un badge adesivo come quelli che qui si usano in ospedale. Da noi non entra nessuno che non sia autorizzato e registrato. Ogni scuola, tuttavia, e’ diversa.

Kindergarten a Miami

Prelettura e prescrittura al kindergarten

LaPicci, che aveva iniziato a leggere gia’ durante la preschool, durante questi 4 mesi e’ diventata completamente autonoma, e ha appena compiuto 6 anni. Al lunedi’ le assegnano i compiti per la settimana, da consegnare al venerdi’: sono 4-5 pagine di inglese (spelling, lettura, frasi) e altrettante di matematica, i cui esercizi si trovano su un libro con le pagine perforate (fornito dallo Stato) che bisogna strappare e consegnare. In questo modo non si porta un pesante libro avanti e indietro, ma si tiene a casa e si consegnano solo le pagine richieste. L’unico peso che mia figlia ha nello zaino e’ un’agenda scolastica che le hanno fatto comprare, piuttosto inutile, ma tant’e’.

Ogni trimestre (qui suddivisi in 4 weeks) le vengono consegnati i voti, che non arrivano dalla scuola ma dal Miami Dade County. Si tratta infatti di un documento ufficiale, di cui la Contea manterra’ traccia insieme ad assenze, ritardi, riconoscimenti, provvedimenti disciplinari, fino alla fine delle scuole superiori. In molti casi questi documenti sono un buon lasciapassare per l’ingresso al College.

Kindergarten a Miami, Spanish heritage
Spanish Heritage: Mexican Culture
Non male aver indossato gli stessi colori della bandiera italiana

Mia figlia, un carattere molto socievole, in questi 4 mesi ha fatto amicizia con moltissimi bambini. Io ero tutto il contrario da piccola, lei esce da scuola e la sento gridare Hi Bianca! Hi Geraldine! Hi Luiza! Hi Jason!, indifferentemente che si tratti di bambini di 5 anni o 13 (la sua e’ infatti una scuola K-8), poi corre e li abbraccia, e perfino le grandi ricambiano con calore. Ma le sue amichette del cuore, quelle di cui parla sempresempresempresempre sono 3.

Nei mesi passati abbiamo sperimentato i timori di non poter essere parte di un gruppo, invece mi e’ tornata a casa con nuove parolacce e cibo non richiesto (trash food gentilmente regalato, a pacchi, dalla mamma di una delle amichette).

L’altro giorno invece ha detto di avere a crush per un tale Sebastian – ma povero bimbo, non ha speranze. Il suo boyfriend e’ sempre li’, nel suo cuore.

La maestra del kindergarten

La maestra e’ simpatica ma non amichevole, un netto cambiamento rispetto alla preschool. Comunica con noi genitori attraverso una app, Classdojo, in cui ci manda anche le foto che vedete in questo post, ma non sempre risponde alle domande che, immagino, ritiene poco opportune, in perfetto stile americano.

Pajama Day prima di Natale

LaPicci e’ una bambina responsabile e assennata. Sa che bisogna fare i compiti, non ha mai fatto una storia – niente di trascendentale insomma. Fa fatica a svegliarsi al mattino ma poi e’ contenta di andare a scuola, non si e’ mai lamentata. Stasera ha iniziato a dire di non voler andare a dormire presto, e di non voler andare a scuola domani mattina. E’ noioso, non voglio andare a scuola! Voglio tornare alla scuola dei piccoli!, mi ha detto. La verita’ e’ che queste vacanze natalizie sono state un vero e proprio toccasana per noi, che entrambe eravamo arrivate al 21 dicembre davvero provate, esauste.

Non abbiamo fatto nulla di particolare. Abbiamo letto libri, frequentato parchi giochi, guardato film insieme, fatto lo slime, e colorato. Stasera mi ha detto I want to stay with you mommy, ed e’ vero, credo che sia stata la prima volta che siamo riuscite a prenderci tanto tempo per noi senza avere impegni. Le vere vacanze, che ci hanno rigenerate. Senza contare che ha un po’ di ansia anche lei, che tra pochi giorni ci separiamo per la prima volta, per una settimana.

E lei in questi primi 4 mesi di Kindergarten, dal 20 agosto al 21 dicembre, ha consumato 2 paia di scarpe della uniforme, due paia di scarpe da ginnastica, ha fatto un buco enorme nello zaino, ha cambiato una taglia di vestiti, ha voluto i buchi alle orecchie, ha perso due water bottles, una giacca, gli incisivi superiori e due inferiori laterali. Ha iniziato l’anno arrivando a scuola in ampio anticipo tra le 7.50 e le 8 e l’ha finito arrivando tra le 8.28 e le 8.29.

Se volete leggere come e’ andata la seconda parte dell’anno, leggete Fine kindergarten e conquiste dei sei anni.

Buona ripresa dell’anno a tutti!


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9 commenti

  1. Che emozione questa Picci ormai grande! È una scuola pubblica o privata? C’è stata una selezione all’ingresso oppure è aperta a tutti? E voi, come siete arrivati a sceglierla?

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    • Ciao Isa! Allora, il primo criterio è la zona. La scuola pubblica è assegnata in base all’indirizzo di residenza, ma si può chiedere (almeno a Miami, dove le distanze sono impprtanti) un nulla osta presso la scuola più vicina al proprio lavoro per motivi pratici. La nostra è una scuola charter, privata ma finanziata pubblicamente. Abbiamo fatto richiesta per entrare e siamo state accettate subito. È una scuola con rating alti, una delle migliori della zona.

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  2. Che grande la Picci ♥️
    E che belle queste vacanze rigeneranti!
    Sai che l’argomento scuola mi sta molto a cuore, quindi ti faccio due domande:
    1) le assenze per motivi di salute fanno parte del calcolo dei 10 giorni?
    2) perché i maschi non possono portare i capelli lunghi?
    Un abbraccio grande!

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